Volete unirvi a me? – Da Yie, Un giro in auto di Anthony Nti

Anthony Nti nasce in Ghana nel 1992, e a dieci anni si trasferisce in Belgio. Dopo aver frequentato il Royal Institute of Theatre, Cinema and Sound di Bruxelles, ha continuato a dirigere molti spot pubblicitari, video musicali e cortometraggi. Debutta con i due cortometraggi, Kwaku e Only Su che ricevono sette premi tra di loro, tra cui il primo premio allo Zanzibar Film Festival. Il suo primo lungometraggio Postcard ha vinto il secondo premio al Sam Spiegel Film Lab.

Oggi vi voglio parlare di Da Yie un cortometraggio belga realizzato da Anthony Nti nel 2019, tradotto in italiano “Un giro in auto”.

La vita scorre come sempre in un villaggio del Ghana. Matilda e Prince, i due piccoli protagonisti di questa storia, in una giornata come tante, tra partite a calcio e litigi con i genitori, vengono avvicinati da Bogah, uno sconosciuto che si propone di portarli con sé a un buffet in cui sfogare i più reconditi desideri culinari.  I ragazzi sanno che non dovrebbero, ma accettano. Contrariamente alle aspettative,  man mano che le ore passano ci si accorge che tra loro e lo sconosciuto sta nascendo una grande intesa. Li vediamo mangiare, ridere e scherzare sul bagnasciuga. Eppure, più il tempo scorre e più, sotto gli occhi confusi dei bambini, vedremo il Bogah giocoso scomparire, per fare spazio a un Bogah più serio, più violento.

Già dalle prime scene ci rendiamo conto di come Matilda, tra i due, sia quella più spigliata e coraggiosa, e ci accorgiamo dell’influenza che può avere su Prince. Lui è invece un bambino più spaventato e taciturno, dovrebbe badare a sua sorella in assenza della madre, ma quando Matilda lo chiama per giocare a calcio, o gli propone di allontanarsi con lo sconosciuto, lui non sa dirle di no. È così quindi che incontrano Bogah, che ai loro occhi sembra avere tutto dalla vita: una bella auto, ristoranti, una videocamera, la libertà. Il ragazzo comincerà gradualmente a guadagnarsi la fiducia dei bambini e persino quella degli spettatori, che sanno bene che sta accadendo qualcosa di losco.

Il cortometraggio di Anthony Nti segue il punto di vista dei due bambini, i quali non sono consapevoli di quello che sta accadendo e credono che Bogah stia agendo senza nascondere nulla. La loro ingenuità va di pari passo con la loro innocenza, che nonostante tutto ciò che succede non viene intaccata.

La camera a mano di Nti si rivela poi un’ottima scelta registica. Questa è in grado di portarci attraverso i vicoli polverosi del Ghana mentre i bambini corrono per giocare o scappare dai genitori, di affiancare i protagonisti a bordo dell’auto comunicando calma e inquietudine allo stesso tempo, e infine di farci sentire un quarto compagno di viaggio per tutta la durata del corto.

Da Yie è stato selezionato e premiato in molti festival, tra cui il Cleromont-Ferrand International Short Film Festival  dove ha ricevuto il Gran Premio della Giuria, La Guarimba International Film Festival dove è stato nominato per il miglior cortometraggio nella categoria Fiction. È stato inoltre trattenuto nella “shortlist” dei 10 film in corsa per l’Oscar per il miglior cortometraggio di finzione nel 2021.

E’ una commedia drammatica adatta ad un pubblico adulto. Consiglio la visione di questo short film a tutti coloro che amano le storie che trattano di temi importanti come l’identità, lo scontro generazionale e la pressione sociale.