Il progetto Moringa a Diannah

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Progetti

Uno degli obiettivi principali dei progetti promossi da Renken onlus è quello di promuovere uno sviluppo locale, responsabile e sostenibile. In questa direzione si muove il progetto che sostiene l’eco-villaggio di Nioko Bokk, all’interno del quale si investe quotidianamente in programmi educativi e professionalizzanti a beneficio della popolazione locale sui temi dell’agricoltura ed ecologia (raccolta plastica e riforestazione).

Sulla scia di questo progetto l’associazione ha collaborato alla realizzazione di una coltivazione di MORINGA A DIANNAH, SENEGAL. Ma perché è stata scelta proprio la moringa? Proviamo a raccontarvi qualcosa in più sulle potenzialità di questa coltivazione.

 

LA PIANTA

La pianta di moringa, il cui nome scientifico è moringa oleifera, è una pianta originaria del subcontinente indiano, vicino alle catene montuose himalayane. Tra le persone, è conosciuta come l’albero dei miracoli, e in Senegal anche come Nébédaye, che sembra essere una trasformazione dell’inglese “never dies”; questo perché è molto difficile uccidere una pianta di moringa.

La pianta si adatta molto bene al suolo arido e povero ma anche alle temperature elevate. Ciò che la pianta non sopporta è il suolo allagato e le basse temperature, che, come in Europa, potrebbero ucciderla. Se si trova nelle giuste condizioni, la pianta può ricrescere anche se un intero tronco di moringa venisse tagliato e abbandonato al suolo. Grazie alla diffusione di questa pianta, oggi la moringa viene piantata in molti luoghi nelle zone tropicali.

 

CONSUMO UMANO DI MORINGA

L’intera pianta è commestibile e può essere utilizzata anche come medicinale. Tradizionalmente, in India, le persone mangiano i baccelli contenenti i semi come si usa fare con i piselli verdi. In realtà per la moringa sono proprio le  foglie ad avere un maggior valore per il consumo umano; infatti, esistono molte piante con foglie commestibili e nutrienti, ma la pianta di moringa fa eccezione per le sue innumerevoli potenzialità.

Le foglie sono ricche di proteine, vitamine, minerali e antiossidanti. I fiori essiccati posso essere consumati crudi o usati per preparare tisane, i semi sono commestibili ed hanno proprietà curative. Si può anche estrarre un olio commestibile e di alta qualità, simile all’olio di oliva, ma più delicato, olio che si può impiegare anche per l’oliatura di macchinari e strumenti, come gli orologi, oppure nella cosmesi.

Con la corteccia si possono produrre corde, mentre gli steli si possono utilizzare come legna da ardere o come mangime per gli animali, proprio perché questa parte della pianta non è commestibile per gli esseri umani ma resta comunque funzionale per la comunità. Le radici, invece, hanno un sapore simile al rafano e sono un ottimo ingrediente per le salse, ma anche come medicinale.

 

USO MEDICINALE DELLA MORINGA OLEIFERA

In passato, si credeva che mangiando la pianta dell’albero immortale non si invecchiasse. Proprio perché, oltre ad essere ricca di nutrienti, la pianta possiede anche proprietà antimicrobiche, contro il cancro, antiinfiammatorie, che aiutano ad abbassare la pressione e a contrastare il diabete. Gli studi scientifici sulla pianta di moringa sono iniziati recentemente, ma già alcune ricerche che hanno impiegato la moringa sugli animali hanno avuto esiti positivi contro l’alzheimer. La polvere di moringa è utile per la gravidanza, per l’allattamento e per l* bambin* in quanto consente di avere un buon apporto di vitamine, minerali e proteine. Questo aspetto è molto importante per lo sviluppo sano dell* bambin*.

 

USI AGROECOLOGICI DEL MORINGA

Secondo un operatore di Renken che si occupa del progetto in Senegal, la pianta di moringa è una pianta multiuso per l’agricoltura sostenibile, poiché data la sua adattabilità a diversi tipi di suolo, può aiutare la popolazione a combattere erosione e desertificazione oltre che ad essere una risorsa alimentare nei momenti più difficili. La pianta irrigata e fertilizzata produce una grande quantità di biomassa che può essere impiegata come biocarburante, compost e mangime. È una pianta molto semplice da coltivare, basta solamente interrare un tronco grande. È molto semplice creare siepi e paravento per proteggere i campi in modo ecosostenibile. Per le loro preziose caratteristiche gli alberi di moringa aiuteranno noi umani a prepararci per il futuro. Quest’anno sono state piantate 5000 piante.

 

PROGETTO MORINGA A DIANNAH, SENEGAL

Gli alberi sono stati piantati in modo fitto lungo alcuni “viali”: 50 cm tra le linee e 33 cm tra i semi e le linee. Questa loro vicinanza ha fatto sì che gli alberi siano cresciuti molto. Una volta cresciuti gli alberi vengono potati cosicché possano ricrescere come un cespuglio, meno simili  ad un albero, in modo che siano più facili da raccogliere e le foglie rimangano più giovani, ricche di proteine e più facili da digerire. Ora infatti stanno rifiorendo con nuove “teste” (piccole fronde che spuntano dai rami). Le piante più grandi, che hanno più spazio, hanno già iniziato a sviluppare germogli laterali. Questo è un esempio di raccolto/coltura permanente: vengono piantati gli alberi una volta e per i prossimi 5-15 anni si dovrà solamente potarli, coltivarli e fertilizzarli. Non si dovrà arare il terreno e questo è un beneficio per il bioma del terreno stesso. Il bioma infatti è fondamentale per la protezione contro erosioni e l’assorbimento dell’acqua. Se il suolo è sano e vivo, può rappresentare la nostra risorsa maggiore perché può assorbire molta più CO2, dare da mangiare a noi e agli animali e può immagazzinare acqua per noi e per la natura circostante.

Prima di piantare questi alberi “magici” il terreno era degradato e arido, ora è una foresta rigogliosa che cresce. Ecco perché abbiamo scelto proprio la “magica” pianta di Moringa!