Nel mese di Luglio 2018, ha preso il via il progetto Renken “Lontano dalle frontiere” finanziato dall’Unione Europea nell’ambito nel programma “Frame, Voice, Report!” che mira a migliorare e rafforzare la consapevolezza e l’impegno dei cittadini europei relativamente agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Lontano dalle frontiere prevede la co-progettazione con i giornalisti Karim Metref e Mauro Ravarino per la realizzazione di un web doc. Focus del progetto sono le testimonianze di cittadini italiani di origine senegalese e nigeriana, di cittadini senegalesi e nigeriani residenti nei loro Paesi d’origine e interviste a accademici, intellettuali, sociologi africani residenti in Africa e in Europa. Tra essi sono stati individuati: Pap Khouma, Fatou Diome, Chimamanda Ngozi Adichie, Aminata Dramane Traoré, Noo saro Wiwa, Alain Mabanckou, Achille Bembe e Cheikh Oumar Ba.
Obiettivo del progetto è sensibilizzare la cittadinanza piemontese indagando il tema del diritto alla mobilità internazionale attraverso i pensieri e le voci del Sud e fornendo delle testimonianze dirette del fenomeno migratorio; aumentare la consapevolezza delle persone con le riflessioni di intellettuali e studiosi africani residenti e attivi in Europa e in Africa sul tema del giustizia globale, delle relazioni Africa/Europa e di come queste influenzino le dinamiche migratorie.
Lontano dalle frontiere: due obiettivi di sviluppo sostenibile
- Obiettivo 10: Ridurre le disuguaglianze all’interno e tra i paesi: si cercherà di responsabilizzare la cittadinanza piemontese sul fenomeno migratorio attraverso voci di migranti, che ridurranno il gap migrante/locale promuovendo un’inclusione sociale, politica ed economica di tutti a livello territoriale. A livello sovranazionale si contribuirà a denunciare le pratiche discriminatorie che regolano i flussi migratori e il diritto alla mobilità.
- Obiettivo 17: Rafforzare le modalità di attuazione e di rivitalizzare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile: si cercherà di migliorare il partenariato globale attraverso la costruzione di partnership multi-stakeholder volti a condividere la conoscenza e ad aumentare la consapevolezza della società civile riguardo al fenomeno.
Per sensibilizzare ed informare la società piemontese verrà creato un webdoc che permette di coniugare diversi livelli di informazione – video, foto, immagini – e che permetterà ai testimoni di esprimere il loro punto di vista, e agli utenti di costruire individualmente il percorso di conoscenza ed interagire con il progetto. Il webdoc sarà reperibile online, con una struttura ramificata che permettere ad ogni utente una specifica “lettura”.
Il webdoc sarà canale di partecipazione e fruizione, il lancio del portale avverrà attraverso attraverso i social media, testate giornalistiche on-line, seminari e incontri. La cittadinanza della città metropolitana di Torino sarà coinvolta in una serie di eventi e percorsi di disseminazione e di sensibilizzazione:
- seminari con i giovani giornalisti in collaborazione con l’Associazione Allievi Master Giornalismo Torino;
- incontri con ospiti internazionali e testimonianze dirette presso l’Università di Torino e durante eventi culturali CreativAfrica 2019;
- proiezioni del documentario tratto dal webdoc che raccoglierà le testimonianze del Global South;
- una serie di focus group per attivare la discussione e la partecipazione attiva rivolti a giovani, famiglie, lavoratori, insegnanti.