Un cambio di prospettiva con Radici Bionde di Bernardine Evaristo

 

Cosa sarebbe successo se la tratta degli schiavi fosse stata vissuta a parti invertite?

In occasione della giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù vi presentiamo Radici Bionde e la storia di Doris, ragazza bianka strappata da bambina alle campagne feudali del Regno Unito di Grande Ambossa, impero coloniale fondato dai nehri, per essere trasportata e venduta ai ricchissimi proprietari di una piantagione sulle isole del Giappone Occidentale.

Un libro che conferma la bravura della scrittrice afro-europea Bernardine Evaristo che muovendosi dal continente Europeo in giro per il mondo, con intelligenza e un’ironia a tratti quasi grottesca, riesce a far emergere le varie forme di oppressione subite, mescolando la realtà del libro alla brutalità del colonialismo e dello schiavismo della nostra realtà.

Candidato all’Orange Prize per la letteratura femminile e all’Arthur C. Clarke Award per la fantascienza, Radici Bionde è un libro crudo, satirico, dove spesso rischiamo di essere risucchiati nel vortice di odio e disprezzo, ma  è anche un racconto di sopravvivenza, coraggio e un’inestinguibile sete di libertà.

Un libro che consiglio a chi  ha voglia di una lettura scorrevole, divertente, e soprattutto per chi è alla ricerca di un cambio di prospettiva.

‹‹ La schiavitù mi aveva insegnato che sulle promesse non c’era mai la garanzia soddisfatti o rimborsati, e se ci si lamentava col servizio clienti quelli facevano rapporto alla direzione e lì erano veramente cavoli amari.
Ma io credo molto nella speranza. Dopotutto, sono ancora viva. ››