8×1000 Valdesi – Moringa Chain

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Il progetto propone un approccio integrato ed orizzontale al problema dell’insicurezza alimentare promuovendo lo sviluppo della filiera della Moringa in Casamance al fine di:

  •  incrementare l’utilizzo di Moringa come integratore alimentare;
  • aumentare e ottimizzare la produzione agricola e la trasformazione in loco;
  • offrire opportunità di educazione, di formazione professionale e di lavoro alle donne.

Si affronta il problema dell’insicurezza alimentare come una questione agricola e formativa agendo nella direzione della formazione e della diffusione dell’agroecologia accanto all’integrazione del trattamento della malnutrizione infantile con alimenti ipernutrienti locali come la Moringa Oleifera.

Per questa ragione il progetto si sviluppa su tre assi strategici:

  • FORMAZIONE AGRICOLA e CREAZIONE DI UNA RETE AGROECOLOGICA
  • SENSIBILIZZAZIONE ED EDUCAZIONE COMUNITARIA
  • PRODUZIONE E TRASFORMAZIONE DI MORINGA IN LOCO

Il primo asse vuole accompagnare la popolazione nelle condizioni di poter sfruttare pienamente il territorio il potenziale agricolo dei loro terreni in un’ottica di agroecologia e permacultura e avvicinare le donne alla coltura della moringa.
Un secondo asse prevede delle azioni di sensibilizzazione mirate al fine di aumentare la consapevolezza della popolazione locale sulle tematiche nutrizionali, di buona e corretta alimentazione, di diversificazione degli alimenti, consigli sulla preparazione di ricette con l’uso di alimenti ipernutrienti come la moringa e possibilità di trasformazione e di conservazione.
Il terzo asse infine si concentra sulla produzione e trasformazione di moringa e altri alimenti ipernutrienti locali come il frutto del baobab o l’artemisia: ciò produrrà un miglioramento delle condizioni economiche attraverso la trasformazione in loco del prodotto e la co-costruzione di una filiera produzione/trasformazione/commercializzazione dei prodotti sul mercato locale. Inoltre una parte dei prodotti ipernutrienti sarà distribuita presso i centri sanitari del territorio target, andando ad integrare il trattamento della malnutrizione secondo i protocolli suggeriti da OMS e UNICEF.

La pianta della moringa è stata scelta come protagonista della filiera poiché, oltre alle preziose caratteristiche nutrizionali che ne fanno un ottimo integratore alimentare, è una pianta di facile coltivazione e lavorazione con una grande resistenza anche in condizioni di scarsa piovosità. acqua. La pianta, molto rustica e dalla grande adattabilità, ha una crescita molto rapida: nel primo anno dalla semina può già raggiungere i 2-3 metri di altezza e iniziare a essere produttiva. Al centro della filiera vi sono le foglie ma la Moringa Oleifera può essere utilizzata nella sua interezza: foglie, frutti, fiori, semi, corteccia e radici, e questo la rende molto vantaggiosa anche da un punto di vista della sostenibilità.

La caratteristica più interessante della Moringa che la rende così utile e apprezzata è la sua composizione chimica e nutrizionale. Ritroviamo, infatti, in questa pianta un’elevata presenza di sali minerali, soprattutto ferro e calcio, di proteine, con numerosi aminoacidi essenziali, e di vitamine, tra cui spicca per quantità e importanza il carotene, fornitore di vitamina A naturale. Per quanto
riguarda il ferro, indispensabile per le donne in gravidanza e per i bambini, è stato riscontrato che 50 gr di farina di foglie di Moringa forniscono una quantità pari al 115% della dose giornaliera raccomandata (RDA). Nella stessa quantità di farina ritroviamo ben il 143% della RDA di carotene. Si tratta di valori molto elevati che, se abbinati a un’alimentazione varia, fanno della Moringa oleifera un importante integratore alimentare per le popolazioni più a rischio. Va inoltre sottolineato come le caratteristiche nutritive delle foglie rendano la Moringa particolarmente adatta durante la fase di gravidanza e allattamento di una donna.


A1 FORMAZIONE AGRICOLA E CREAZIONE DI UNA RETE AGROECOLOGICA

Per costruire la rete necessaria alla filiera e garantire alle donne competenze per poter lavorare al meglio la terra, mantenere i prodotti agricoli e trasformarli insieme alla rete, il progetto prevede per loro una serie di sessioni di formazione. Le formazioni sono svolte in prospettiva di agroecologia e permacultura, per ridurre l’uso di pesticidi e integrare la nuova produzione di Moringa con le colture già presenti sui terreni agricoli. Le formazioni inoltre sono delocalizzate sui differenti terreni in uso alle donne al fine di facilitare l’aggancio, la reale partecipazione e l’ingresso nella filiera di almeno 120 donne in un anno di progetto. Il percorso facilita i beneficiari all’acquisizione delle competenze e degli strumenti necessari a produrre alimenti ipernutrienti e incrementa le loro possibilità di impiego: la disoccupazione femminile giovanile nella regione della Casamance, raggiunge picchi più elevati rispetto al resto del Paese. Viste le
debolezze riscontrate nel contesto e nel tessuto economico-sociale, l’intento è anche quello di creare una rete di scambi tra comunità rurali limitrofe. Grazie alla collaborazione con esperti locali in tecniche agricole sostenibili saranno organizzate sessioni formative sulla gestione e sulla lavorazione di orti familiari/comunitari, sulla trasformazione e sulla conservazione dei prodotti locali e degli ipernutrienti.


A2 SENSIBILIZZAZIONE E EDUCAZIONE COMUNITARIA

In collaborazione con il personale sanitario locale e in continuità con il progetto “Nioko Bokk – un ecovillaggio per sicurezza alimentare in Casamance” (finanziato dall’8 per Mille a gestione Statale – anno 2019) sarà organizzata una campagna di sensibilizzazione che coinvolgerà le donne delle Comunità Rurali anche sul fronte delle pratiche alimentari materno infantili, della corretta alimentazione e dell’utilizzo domestico della Moringa e di altri prodotti locali come integratori. Verranno organizzati piccoli gruppi di 10-15 persone, a cui il personale sanitario, già formato durante il progetto sopracitato, trasmetterà le conoscenze acquisite ai beneficiari. I luoghi di incontro tra il personale sanitario e le donne saranno, oltre ai “poste de santé” dove le donne abitualmente si recano, anche altri luoghi di aggregazione identificati a discrezione del personale sanitario stesso nei villaggi di loro competenza. L’obiettivo è quello di illustrare in primis alle donne i vantaggi dell’allattamento al seno, del corretto svezzamento e buona alimentazione, così come enunciato ne “La strategia globale per l’alimentazione dei neonati e dei bambini” stilata da UNICF Italia e OMS e permettere loro di avvicinarsi alla Moringa come pianta locale capace di integrare la dieta familiare.


A3 PRODUZIONE E TRASFORMAZIONE IN LOCO DELLA MORINGA

Nell’ambito del terzo asse strategico della presente proposta progettuale volto al miglioramento delle condizioni economiche della popolazione locale e alla produzione di alimenti ipernutrienti quali strumenti per incrementare la sicurezza alimentare in Casamance è stato acquistato un terreno della superficie di un
ettaro situato nella zona di confine tra i villaggi di Abene e Diannah. Sul terreno vi sarà una parte dedicata ala produzione, una alla formazione e una alla trasformazione comunitaria. Per realizzare la coltivazione di prodotti agricoli e alimenti ipernutrienti occorre prima di tutto predisporre il campo e avere a disposizione gli elementi per la trasfromazione: per questo motivo il progetto prevede (per una buona produzione di moringa oleifera integrata con altre colture locali in ottica di permacultura e agroecologia) la preparazione del terreno e la creazione di strutture per lo stoccaggio, per il lavaggio, per la macinatura, per la trasformazione e per il confezionamento degli alimenti equipaggiate con gli strumenti necessari. La co-costruzione con la popolazione locale di una filiera della Moringa può così agire su molteplici fattori che influenzano l’insicurezza alimentare, generando redditi familiari, integrando le abitudini alimentari, costituendo occasioni di formazione, di scambio e di educazione comunitaria.

Le beneficiarie dirette sono 120 donne coinvolte in un anno di progetto per la coltivazione e trasformazione della Moringa. A queste si aggiungono 300 donne destinatarie dirette delle azioni di sensibilizzazione e educazione sanitaria e i loro figli (con una stima di 800 minori). Destinatari indiretti sono i soggetti appartenenti alle famigli e ai nuclei familiari allargati di tutte le donne coinvolte per un totale di 2600 persone.

Progetto realizzato con i fondi 8 per Mille della Chiesa Valdese.